6 dicembre 2008
15 novembre 2008
10 novembre 2008
ANGELUS - Lucio POZZI a Marone
Lucio POZZI presenta presso la propria mostra a Marone una visita proposta nella lingua immaginaria da lui codificata e conosciuta internazionalmente con il nome “Pacciamìna”.
Pozzi nasce a Milano nel 1935. Studia architettura a Roma e nel 1962 si trasferisce in America dove rimane per circa 40 anni. Qui insegna presso alcune delle università più prestigiose quali ad esempio Yale University, Princeton University e Maryland Institute of Arts. Attualmente si divide fra lo studio di Hudson (nello stato di New York) e lo studio di Valeggio sul Mincio, Verona. Insegna presso The School of Visual Arts a New York. Artista eclettico, Lucio Pozzi “si sottrae ad ogni clichè definitivo”. Il suo incontro con l’arte accade nello studio del patrigno, lo scultore Michael Noble che lo salva “dalla disperazione disorientata di adolescente”. Un incontro che segna indelebilmente il suo percorso professionale contraddistinto dal desiderio di usare mezzi espressivi differenti perché “i materiali, i processi, i concetti con cui lavoro – afferma – non sono al servizio di finalità esterne. Sono semplicemente la miniera dalla quale estraggo gli ingredienti che uso per quello che faccio”. Ciò è vero al punto che spiegare le sue intenzioni diviene impresa ardua poiché è lui stesso a dichiarare di non conoscerle, ossia non è necessario che l’artista spieghi le ragioni della sua opera. “Non esiste arte senza contesto, io descrivo le circostanze sia teoriche che tecniche delle mie opere ma mai il loro significato o la loro interpretazione”. Pozzi insiste e si prodiga a realizzare dipinti astratti e figurativi, costruire entità fotografiche, produrre azioni, fabbricare istallazioni e realizzare video. Per questo è ritenuto un artista “segretamente sovversivo”. Ha usato l’arte concettuale come punto di partenza per mettere in discussione i presupposti dell’arte stessa. Pozzi è convinto che “la coerenza di stile e di significato non dipendono dalle formule ma si rivelano senza calcoli preliminari nella pratica dell’artista”.
8 novembre 2008
l'otto c'è OTTO
9 novembre – 7 dicembre 2008
Presenta la mostra
Alessandra Quattordio responsabile Arte AD Architectural Digest
Otto Künzli, nato a Zurigo nel 1948, è fin dagli anni Settanta un artista di altissima rilevanza nell’ambito del gioiello d’autore contemporaneo, ne è un pilastro per l’evoluzione e la riflessione, un “opinion leader”, il cui rigore e la cui profondità di analisi ci fanno avvicinare con riverenza alla sua concezione artistica. Un’esposizione di Otto Künzli – questa è la sua prima mostra in Italia – è una occasione rara per penetrare nel suo percorso creativo. Ha il significato di una sfida tanto per lui quanto per noi, che per il visitatore, perché le sue opere, con precisione elvetica, ci mettono di fronte a un vocabolario intelligente e astuto, lontano dalla tradizionale concezione mediterranea del gioiello e da ogni conformismo di mercato.
(Estratto dal comunicato stampa)
Con il patrocinio del Centro Culturale Svizzero di Milano
vernissage
viaggio in Italia...
e un piacevole dopo-mostra
5 novembre 2008
28 ottobre 2008
Compagnia degli Equilibristi
di Paolo Bignamini
con Laura Formenti, Cristian Stelluti
regia di Roberta Mandelli
Fotografia della generazione cresciuta negli anni '80, gli anni del "vuoto" che ha portato alla precarietà dei trentenni
La pièce, normalmente proposta in teatro, è stata in quest'occasione reinventata per gli angusti spazi di una carrozza ferroviaria e offerta ai viaggiatori come una perla inaspettata sulla tratta Milano-Legnano.
Il guadagno alle Ferrovie, i complimenti agli attori.